Storia Dentro la Memoria

Elenco dei Caduti di Rossano Veneto (Cognomi L-M)

Lascia un commento

di Franco Marchiori e Paolo Miotto, da … e la guerra arrivò a Rossano (1914-1918), attiliofraccaroeditore 2018, pp. 177-190.

34 Via Roma

Via Maggiore, poi Via Roma, al tempo della Grande Guerra.

Lando Fortunato di Antonio e Scalet Caterina, nato a Rossano Veneto il 25 settembre 1891

Matricola: 39849; stato civile: celibe; statura: 1,55; torace: 0,87; capelli: castani; occhi: grigi; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: falegname; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1891 distretto di Vicenza il 29 marzo 1911 Chiamato alle armi il 27 ottobre 1911 nel 6° Reggimento Alpini Battaglione “Bassano” Assegnato al Battaglione “Verona” il 29 agosto 1912

Partito per la Tripolitania e Cirenaica, imbarcato a Napoli il 30 agosto 1912

Rientrato in Italia per rimpatrio definitivo, sbarcato a Siracusa il 16 gennaio 1914

Assegnato al Battaglione “Bassano” e mandato in congedo illimitato il 19 gennaio 1914 Richiamato il 20 aprile 1915 e giunto in zona di guerra il 22 maggio 1915

Zappatore dal 31 agosto 1916

Promosso a Caporale il 28 febbraio 1917

Caduto: all’età d’anni 26, alle ore 19:00 del 10 giugno 1917, sul Monte Ortigara in seguito ferita da palla di fucile al petto riportata in combattimento

Descrizione ultima battaglia combattuta: il battaglione “Bassano” dopo un lungo periodo di riposo e di preparazione per l’offensiva sull’Ortigara fa ritorno il 27 maggio 1917 sull’altopiano, a Malga Lagosin (Comune di Grigno, altezza: 1.390 m). Il 10 giugno ha inizio l’offensiva ed il “Bassano”, rincalzato dal “M. Baldo”, nel pomeriggio, quando le nostre artiglierie e bombarde allungano il tiro, dalle trincee del Campanaro, ove si era precedentemente ammassato, punta decisamente sugli obiettivi: q. 2003 – passo dell’Agnella – q. 2101; opera con le compagnie 62a e 63a in prima ondata e la 74a in seconda. Nonostante il violento fuoco nemico, che infligge gravi perdite specie fra gli ufficiali (feriti o uccisi il comandante del battaglione e tutti i comandanti di compagnia), una prima linea di reticolati è superata, il passo dell’Agnella cade e successivamente, tre ore dopo l’inizio dell’azione, anche la q. 2101 è conquistata (vengono catturati circa trecento prigionieri con mitragliatrici). Tentativi di procedere oltre e di sfruttare il successo sono però arrestati dal fuoco proveniente dalla q. 2105 (vetta dell’Ortigara). Le truppe si rafforzano sulla nuova linea in attesa di riprendere l’azione.

Riepilogo delle perdite del Battaglione “Bassano” nella battaglia del Monte Ortigara, 10 – 25 giugno 1917, fra gli ufficiali: 11 morti, 15 feriti e 9 dispersi; nella truppa: 73 morti, 223 feriti e 373 dispersi.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa la medaglia commemorativa della campagna di guerra Italo/Turca 1911-1912

Concessa alla memoria la medaglia d’Argento al valore militare, Monte Nero – Monte Ortigara (10 maggio 1916 – 10 giugno 1917) con la seguente motivazione:

“Modesto gregario, nobile esempio di ardire e sprezzo del pericolo, sempre pronto ad offrirsi volontario per ogni rischiosa azione, fu l’anima della sua squadra in ogni combattimento. In aspra e cruenta azione, incitando i pochi superstiti alla estrema resistenza, cadeva eroicamente sul campo.”

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Decorazioni al Valor Militare del battaglione di appartenenza:

Medaglia d’Argento

“Il battaglione Bassano, con eroico ardire, concorse alla conquista di forti trinceramenti nemici sul M. Cukla, di cui rafforzò subito intensamente il possesso, noncurante del violento fuoco di artiglieria nemica e delle perdite subite (10 maggio 1916)” (Bollettino Ufficiale, anno 1916, dispaccio n° 66)

“Per le prove innumerevoli di fulgido valore e di incrollabile tenacia date dai battaglioni Verona, Monte Baldo, Sette Comuni, ed in special modo dal battaglione Bassano nella conquista di posizioni formidabili per la natura del terreno e per la potente organizzazione difensiva dell’accanito avversario (M. Ortigara, 10 – 20 giugno 1917)” (Bollettino Ufficiale, anno 1920, dispaccio n° 47)

Luogo sepoltura provvisorio: Pendici del Monte Ortigara

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 409

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato est

            Lando Mario di Luigi e Stocco Giovanna, nato a Santa Barbara (San Paolo – Brasile) il 1 settembre 1890

Matricola: 36677; stato civile: celibe; statura: 1,575; torace: 0,80; capelli: castani lisci; occhi: castani; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: falegname; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1890 distretto di Vicenza il 1 aprile 1910

Chiamato alle armi il 30 ottobre 1910, mandato in congedo per debole costituzione il 6 novembre 1910

Richiamato alle armi, giunto in zona di guerra e assegnato al 2° Reggimento Fanteria Brigata “Re” il 28 novembre 1915

Lasciato a disposizione dello stabilimento ausiliario “Sigma” e assegnato al deposito del 25° Reggimento Fanteria Brigata “Bergamo” il 27 gennaio 1917

Caduto: all’età d’anni 28, il 21 marzo 1918, nell’ospedale da campo n° 064 (Cittadella) per una enterite e tubercolosi miliare acuta

Descrizione ultima battaglia combattuta: nel febbraio la brigata Bergamo porta in prima linea i suoi battaglioni nel settore di M. Valbella – Col del Rosso, rimanendovi no al 22 marzo. Si riunisce poi nella zona di Mestrino (Padova)

Riepilogo delle perdite del 25° Reggimento Fanteria Brigata “Bergamo” nelle battaglia di Costalunga – Val bella, 1 gennaio – 14 giugno 1918, fra gli ufficiali: nessun morto, 7 feriti e nessun disperso; nella truppa: 13 morti, 75 feriti e nessun disperso.

Luogo sepoltura provvisorio: Cittadella (PD)

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 409

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato sud

            Lando Sante di Lando Pietro e Alberton Giustina, nato a Rossano Veneto il 11 gennaio 1886

Stato civile: celibe; statura: 1,72; torace: 0,80; capelli: biondi lisci; occhi: grigi; colorito: bruno; dentatura: sana

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 3a categoria, classe 1886 distretto di Vicenza

Caduto: dichiarato disperso all’età d’anni 31, il 19 agosto 1917, sul Carso (quota 146)

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 409

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

            Marchetti Beniamino Giuseppe di Luigi e Trevisan Santa, nato a Rossano Veneto il 11 marzo 1884

Matricola: 15802; stato civile: celibe; professione: contadino

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 3a categoria, classe 1884 distretto di Vicenza il 2 luglio 1904

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 24 febbraio 1916 nell’8° Reggimento Bersaglieri

Assegnato al 5° Reggimento Bersaglieri, 2a compagnia il 6 giugno 1916

Caduto: all’età d’anni 33, il 21 novembre 1917, sul Monte Sisemol (altopiano di Asiago) per ferita d’arma da fuoco riportata in combattimento

Descrizione ultima battaglia combattuta: nelle prime ore del mattino del 12 novembre 1917 un terribile fuoco d’artiglierie si riversa sulle nostre improvvisate difese e sull’abitato di Gallio, lasciando prevedere un attacco in forze; questo si riduce invece a pochi tentativi di pattuglioni per avvicinarsi alle nostre trincee. Il 13 novembre il 5° bersaglieri effettua, nel massimo ordine, il ripiegamento dalla linea di vigilanza a quella di resistenza, che dal caposaldo di Sisemol, per la testata di val Sten e, raggiunge il fondo di val Frenzela. La 5a compagnia, trovandosi all’estrema sinistra, è l’ultima a ripiegare, ma, prima di dirigersi sulla nuova posizione, deve impegnarsi con l’avversario che, accortosi del movimento, tenta di aprirsi un varco fra i reti- colati. Giunta presso Covola, sosta per sventare il tentativo di numerosi nuclei nemici che scendono da Campomulo e avanzano per Gallio, coll’intenzione di risalire le pendici di val Frenzela ed infiltrarsi nelle nostre trincee avanzate. La compagnia si schiera, resistendo per circa sette ore ai continui attacchi avversari, indi ripiega. Le perdite subite dal 5° bersaglieri in questi giorni ammontano a 7 ufficiali e 180 uomini di truppa; il bollettino del Comando Supremo fa speciale menzione del lodevole suo contegno. Per circa un mese, il reggimento mantiene saldamente le pendici orientali di M. Sisemol, ove si riverserà la furia del nemico, che, dopo aver occupato il 4 dicembre le Melette di Gallio, attacca in forze il Sisemol.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria ,.

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 443, con il nome Marchetti Beniamino

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

            Marchiori Gervasio Angelo di Cristofaro e Bernardi Maria, nato a Rossano Veneto il 3 febbraio 1896

Matricola: 6516; stato civile: celibe; statura: 1,59; torace: 0,87; capelli: castani lisci; naso: aquilino; mento: ovale; occhi: castani; colorito: bruno; dentatura: sana; professione: contadino; sa leggere e scrivere: no

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1896 distretto di Vicenza il 21 settembre 1915

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 28 novembre 1915 nel 2° Reggimento Fanteria Brigata “Re”

Assegnato al 230° Reggimento Fanteria Brigata “Campobasso” il 26 maggio 1916

Caduto: dichiarato disperso all’età d’anni 20, il 15 agosto 1916, a Salcano durante la Battaglia di Gorizia

Descrizione ultima battaglia combattuta: iniziata la battaglia di Gorizia, la “Campobasso” è chiamata a concorrervi e portatasi, il 4 agosto 1916, a Villanova dell’Indrio. Raggiunge con successivi trasferimenti Subida, Sneztano, S. Martino, Quisca, ed il giorno 9 agosto Rio Molino, sostando sulle pendici occidentali del M. Sabotino. Passata alla dipendenza della 45a divisione concorre alle operazioni per l’occupazione di M. Santo – Selletta di Dol – San Gabriele. Le è assegnato il compito di passare l’Isonzo, per la passerella di S. Mauro, e di procedere dapprima alla conquista di q. 227, quindi avanzare no al costone che da q. 343 scende all’Isonzo n a q. 59. Deve inoltre sfruttare gli eventuali successi della brigata “Pescara” che opera sulla destra attaccando il tratto di fronte: q. 615 – selletta di Dol. Sempre il giorno 9 agosto, infatti, la brigata inizia la marcia di avvicinamento per la strada C. Abete – Villa Vasi – S. Mauro, passa l’Isonzo, ma, sopraggiunta la notte, è costretta a sostare sulla sinistra delfiume. All’alba del giorno successivo, muove risolutamente verso gli obbiettivi e, benché sottoposta a violento tiro d’artiglieria, riesce ad avanzare e ad occupare le posizioni avversarie. Continuando l’intenso fuoco d’artiglieria essa sosta sulla fronte raggiunta, ma alla sera, ripresa l’azione, prosegue nella sua avanzata e, nella notte sull’11 agosto, mentre il II/229° riesce ad impadronirsi di q. 280 e del costone fra detta quota e la sella di Dol, il 230° estende la sua occupazione verso l’Isonzo (q. 59). Il giorno 12 agosto, data la forte resistenza nemica, l’attacco al M. Santo viene sospeso e la brigata è costretta a ripiegare alquanto dalla linea raggiunta per collegarsi a destra con i riparti della “Pescara” arrestati dalle difese nemiche sulle pendici del Veliki Ilrib. Dalla nuova linea occupata, la brigata asseconda l’azione svolta dalla “Benevento” che ha sostituito la “Pescara” nei ripetuti attacchi contro S. Caterina. In questi giorni la “Campobasso” sostiene, nelle posizioni occupate, e che saldamente mantiene, incessante fuoco d’artiglieria che le produce gravi perdite.

Riepilogo delle perdite del 230° Reggimento Fanteria Brigata “Campobasso” nella Zona di Gorizia – Attacco alle qq. 227 – 280 – Sella di Dol – S. Caterina – Val Cava – Q. 343 – Sabotino, 10 agosto – 31 dicembre 1916, fra gli ufficiali: 7 morti, 25 feriti e nessun disperso; nella truppa: 117 morti, 719 feriti e 39 dispersi.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI bis, pagina 31, con il nome Marchiori Gervasio

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord, con il nome Marchiori Gervasio

            Marchiori Giovanni di Eusebio e Zanchetta Caterina, nato a Rossano Veneto il 2 marzo 1882

Matricola: 12290; stato civile: coniugato il 12 luglio 1912 con Bizzotto Maria Luigia; figli: Teresa Caterina (1912), Gilda (1914) e Adelia Matilde (1915); statura: 1,68; capelli: castani lisci; occhi: grigi; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: mediatore; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 3a categoria, classe 1882 distretto di Vicenza il 5 luglio 1902 Chiamato alle armi il 15 luglio 1916 nell’8° Reggimento Bersaglieri Assegnato al 13° Reggimento Bersaglieri il 14 novembre 1916

Caduto: dichiarato disperso all’età d’anni 35, il 24 novembre 1917, durante la battaglia d’arresto, Monte Grappa

Descrizione ultima battaglia combattuta: il 17 novembre sembra delinearsi un attacco nemico contro la nostra linea di M. Solarolo – Col dell’Orso – M. Casonet. Il Battaglione LIX viene allora dislocato a Malga Valpore di Fondo – Malga Valpore di Cima – Croce dei Lebi (pendici occidentali di M. Casonet) in collegamento a sinistra con riparti alpini del “M. Rosa” ed a destra col LXII battaglione, che è disteso lungo il costone di q. 1559, M. Casonet (q. 1618), pendici occidentali di Col dell’Orso. Il comando di reggimento, collocato a Casone Boccaor, ai piedi del costone occupato dai suoi riparti, è all dipendenza del gruppo misto alpino. Il Battaglione LX, che si trova al M. Pertica, il giorno 18 scende per riordinarsi ed il 21 si schiera su Cason delle Fratte sino al fondo di val Cesilla (54a divisione). Pochi cambiamenti avvengono nella dislocazione dei riparti no al 23 dello stesso mese, quando cioè gli Austriaci iniziano un violento fuoco di distruzione sulle nostre linee, fuoco che dura ininterrotto sino al mattino del giorno 25. Lanciano poscia due battaglioni all’attacco, uno punta contro le posizioni del M. Casonet, tenute dal Battaglione LXII, l’altro contro i cocuzzoli di q. 1677 (nord di Col dell’Orso) e di q. 1671 (M. Solarolo), tenuti da riparti del III/149°. Il Battaglione LXII resiste fieramente ai reiterati violentissimi attacchi dell’avversario il quale non riesce a mettere piede nelle nostre posizioni. Il terreno è coperto di cadaveri e la colonna attaccante quasi completamente distrutta. Dalla parte invece del III/149°, riparti nemici, dopo furibonda lotta, si avvicinano ed occupano i due sopracitati cocuzzoli. Cinque successivi violenti contrattacchi, condotti dal III/149° e dagli alpini del “Val Cismon”, rimangono infruttuosi. Viene allora iniziata una nuova azione tendente a far cadere per accerchiamento le posizioni conquistate dal nemico. Vi partecipano i battaglioni LXII ed il complementare, riparti del “Val Cismon”, il I/143° ed un battaglione del 144°. Condotto con forte irresistibile slancio, il contrattacco ha esito brillante e presto quanto è stato perduto viene ripreso. Un encomio del comando della 56a divisione è rivolto al 13° bersaglieri.

Decorazioni al Valor Militare del battaglione di appartenenza:

Medaglia d’Argento:

“Distintosi per valore ed audacia sulle Alpi di Fassa, per saldezza e tenacia nelle giornate del ripiegamento, con generoso sacrificio di sangue, in epica lotta, resistette sul Grappa vittoriosamente all’invasore. Nella memorabile difesa del Piave, con fulgido ardimento e sanguinosi eroismi, contribuì validamente a contenere la minacciosa avanzata avversaria. Nella suprema battaglia della riscossa, animato di ferrea, ardente volontà di vittoria, irruppe con slancio leonino oltre il Piave, travolgendo e superando ogni resistenza nemica. (Alpi di Fassa – Grappa – Piave – Livenza – Tagliamento, 1915 – 1918)”

(Boll. Uff. anno 1920, disp. 47)

Luogo sepoltura provvisorio: Osteria C. – Monte Grappa

Luogo sepoltura definitivo: Ossario Italiano del Monte Grappa, n° 1323 (nella lapide è erroneamente riportato il cognome Marchioni)

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 445

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

24 Messa

Celebrazione della messa a Palazzo Comello di Mottinello.

            Marchiori Giovanni di Luigi e Meneghetti Domenica nato a Rossano Veneto il 19 novembre 1894

Matricola: 51287; stato civile: celibe; statura: 1,755; torace: 0,90; capelli: biondi lisci; occhi: castani; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: muratore; sa leggere e scrivere: no

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1894 distretto di Vicenza il 31 gennaio 1914 Chiamato alle armi il 10 settembre 1914 e assegnato al 9a Reggimento Artiglieria da fortezza

Caduto: all’età d’anni 24, il 15 gennaio 1919, nell’ospedale da campo n° 240

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 445

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato sud

            Marchiori Massimo Ulderico di Benvenuto Luigi e Baron Domenica, nato a Rossano Veneto il 17 giugno 1884

Matricola: 20338; stato civile: celibe

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1884 distretto di Vicenza il 2 luglio 1904, designato per la ferma di 2 anni

Chiamato alle armi il 29 dicembre 1904 nel 2° Reggimento Granatieri

Promosso a Caporale il 15 settembre 1905

Mandato in congedo illimitato il 4 settembre 1906

Richiamato e giunto in zona di guerra il 10 ottobre 1915 nel 21° Reggimento Fanteria Brigata “Cremona”, 3a Compagnia

Promosso a Caporale Maggiore il 5 novembre 1915

Caduto: all’età d’anni 31, alle ore 16:30 del 3 dicembre 1915, nell’ospedale da campo n° 058 a Villa Vicentina (UD), in seguito a ferita da fucile all’addome

Descrizione ultima battaglia combattuta: il 14 novembre 1915 la Brigata “Cremona” ritorna in linea, assegnata alla 25a divisione, nel settore di Castelnuovo – Sagrado (GO), ove riesce a conseguire sensibili progressi contro l’intricato sistema di trincee della sella di San Martino.

Riepilogo delle perdite del 21° Reggimento Fanteria Brigata “Cremona” nella 4a battaglia dell’Isonzo dal 16 novembre al 5 dicembre 1915, fra gli ufficiali: 8 morti, 8 feriti e nessun disperso; nella truppa: 153 morti, 448 feriti e 49 dispersi.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Luogo sepoltura provvisorio: Villa Vicentina (UD)

Luogo sepoltura definitivo: Sacrario Militare di Redipuglia, loculo: 22551, gradone: 12

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 445, con il nome Marchiori Massimo

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato est, con il nome Marchiori Massimo

Note: con il nome Marchiori Massimo è presente nel monumento ai caduti di Mottinello

            Marcon Antonio di Giovanni e Ferronato Giovanna, nato a Rossano Veneto il 3 giugno 1895

Matricola: 995 (alias 5025); stato civile: coniugato il 22 aprile 1918 con Giollo Margherita Maria; figli: Giuseppina Ida (1918); statura: 1,605; torace: 0,87; capelli: castani lisci; naso: greco; mento: giusto; occhi: castani; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: muratore; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1890 distretto di Vicenza il 14 novembre 1914

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 28 novembre 1915 nel 7° Reggimento Fanteria Brigata “Cuneo”

Assegnato al 18° Reggimento Fanteria Brigata “Acqui” il 22 marzo 1918

Assegnato al 8° Reggimento Bersaglieri, 8° Battaglione Ciclisti, 3a compagnia il 1° aprile 1918

Caduto: all’età d’anni 23, alle ore 8:00 del 17 ottobre 1918, nell’ospedale da campo n. 232, a Fossa d’Albero, Comune di Ferrara, per broncopolmonite

Descrizione ultima battaglia combattuta: dal 20 luglio al 25 agosto 1918 l’8° battaglione ciclisti è nelle trincee di Cortellazzo (54a divisione) od a riposo nei pressi di Cavallino. Il 26 agosto si trasferisce a Casale sul Sile (XXVI corpo d’armata) ed il 16 settembre torna in linea sulla Piave Vecchia. Dopo aver trascorso la prima quindicina di ottobre a Cavazuccherina, il 16 ottobre è di nuovo a Casale sul Sile.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Luogo sepoltura provvisorio: Fossa d’Albero, Comune di Ferrara

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 447

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

            Marcon Giovanni Andrea di Eugenio Napoleone e Marcon Maria Luigia, nato a Rossano Veneto l’8 luglio 1884

Matricola: 20700; stato civile: celibe; professione: militare

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1884 distretto di Vicenza il 2 luglio 1904

Chiamato alle armi e giunto dall’estero il 30 marzo1905

Allievo carabiniere a piedi presso il Deposito di Palermo il 20 maggio1905 con la ferma di cinque anni Ottiene la qualifica di Carabiniere a piedi il 15 dicembre 1905

Ottiene la qualifica di Carabiniere Trombettiere il 1° marzo 1909

Assegnato alla Legione Verona il 27 dicembre 1909

Esonerato dall’impiego di Trombettiere 25 maggio 1912

Partito per la Tripolitania e Cirenaica, con la Sezione Carabinieri Reali, imbarcato a Napoli il 25 maggio 1912 Partito per l’Italia per rimpatrio definitivo, imbarcato a Rodi il 21 febbraio 1916

Riassegnato alla Legione Verona il 30 aprile 1916

Caduto: all’età d’anni 32, alle ore 12:00 del 17 gennaio 1917, a Rossano Veneto per una paralisi cardiaca

Decorazioni al Valor Militare personali:

Medaglia della Guerra Italo Turca 1911-1912, con le fascette 1912-1913-1914-1915

Luogo sepoltura definitivo: Cimitero di Rossano Veneto

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI bis, pagina 31, con il nome Marcon Giovanni

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato sud, con il nome Marcon Giovanni

            Marcon Pietro di Giovanni e Alessi Maria, nato a Rossano Veneto il 5 febbraio 1880

Matricola: 8530; stato civile: coniugato il 19 marzo 1903 con Berton Rosa Giuseppina; figli: Maria (1902), Rosa Giuseppina (1908), Anna (1910) e Stella (1916); statura: 1,76; capelli: castani lisci; occhi: castani; colorito: bruno; dentatura: sana; segni particolari: cicatrice alla fronte; professione: contadino; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 3a categoria, classe 1880 distretto di Vicenza il 3 luglio 1900

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 25 aprile 1916 nella 399a Centuria della 2a Armata

Caduto: dichiarato disperso all’età d’anni 37, il 30 agosto 1917, sull’altipiano della Bainsizza in combattimento

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 448

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

            Martinello Pietro di Giuseppe Antonio e Gastaldello Anna, nato a Rossano Veneto l’11 ottobre 1896

Matricola: 6517; stato civile: celibe; statura: 1,665; torace: 0,87; capelli: castani lisci; naso: greco; mento: ovale; occhi: castani; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: contadino; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1896 distretto di Vicenza il 21 settembre 1915

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 28 novembre 1915 nel 27° Reggimento Fanteria Brigata “Pavia”

Assegnato al 229° Reggimento Fanteria Brigata “Campobasso” il 26 maggio 1916

Assegnato al Centro Mobilitazione mitragliatrici FIAT il 29 aprile 1917

Assegnato al 217° Reggimento Fanteria Brigata “Volturno” il 10 gennaio 1918

Assegnato al 129° Reggimento Fanteria Brigata “Perugia”, 4a compagnia

Caduto: all’età d’anni 22, il 17 giugno 1918, a San Biagio di Callalta – Case Ninni, colpito al torace da pallottola nemica

Descrizione ultima battaglia combattuta: il giorno 15 giugno 1918, ai primi indizi dell’offensiva austro – tedesca sul Piave, la “Perugia” è schierata nel sistema difensivo Meolo – Vallio e al mattino del 17 giugno sostituisce la “Cosenza”, già molto provata, sulla fronte C. Verdari – Caposaldo Pinarello – C. Ninni – Casoni, ove già ferve intensa la lotta. Alle ore 17 i reparti scattano all’attacco su due colonne e, mentre una di esse, con impeto travolgente, sorpassa l’argine di S. Marco e tenta di raggiungere quello “Regio”, il nemico attacca in forze in direzione del trivio Ninni, ove, prima ancora che giungano i primi reparti della “Perugia”, riesce a creare una falla nella quale cerca di incanalare i suoi reparti. Mentre elementi del 129° impegnano una tenacissima resistenza, preferendo la morte alla resa, il comando della brigata col I/129° e coi resti del LIX battaglione bersaglieri, improvvisa un caposaldo umano di tenace resistenza a C. Ninni sede del comando e sulla linea dello Spinosola e con esso resiste per tutta la giornata del 17 giugno. L’alba del 18 trova le truppe della

“Perugia” decimate ma salde sulle posizioni, contro le quali invano si accanisce il nemico.

Riepilogo delle perdite del 129° Reggimento Fanteria Brigata “Perugia” nel sistema difensivo Meolo – Vallio (C. Verdari – Caposaldo Pinarello – C. Ninni – Casoni) – Linea dello Spinosola – Caposaldo di Rovarè – Le Taie – C. Rosi, dal 17 al 20 giugno 1918, fra gli ufficiali: 3 morti, 7 feriti e 27 dispersi; nella truppa: 12 morti, 123 feriti e 926 dispersi.

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la Medaglia d’Argento con la seguente motivazione:

“Sempre tra i primi del proprio reparto, si spingeva con mirabile impeto all’assalto, sotto il violento fuoco di mitragliatrici nemiche, valorosamente combattendo, finché, colpito a morte da una pallottola avversaria, lasciava gloriosamente la vita sul campo” (Boll. Uff., del 1920, disp. 92)

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Luogo sepoltura provvisorio: nei pressi di San Biagio di Callalta

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 459

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

            Martini Ermenegildo di Giuseppe e Prane Margherita Paola, nato a Rossano Veneto il 15 gennaio 1896

Matricola: 6518; stato civile: celibe; statura: 1,67; torace: 0,85; capelli: castani lisci; naso: greco; mento: ovale; occhi: celesti; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: muratore; sa leggere e scrivere: no

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1896 distretto di Vicenza il 21 settembre 1915

Chiamato alle armi il 28 novembre 1915 nel 5° Reggimento Genio

Giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 5 marzo 1916

Partito dal territorio dichiarato in stato di guerra il 15 dicembre 1916 per malattia, ricoverato nell’ospedale di Alessandria

Congedato il 24 aprile 1917

Caduto: all’età d’anni 22, alle ore 9:00 dell’11 aprile 1918, a Rossano Veneto

Luogo sepoltura definitivo: cimitero di Rossano Veneto

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI bis, pagina 31

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato sud

            Martini Luigi Giovanni di Giovanni Luigi e Martini Maria Angela, nato a Rossano Veneto il 29 maggio 1896

Matricola: 6519 (alias 1715); stato civile: celibe; statura: 1,655; torace: 0,84; capelli: neri ricci; naso: greco; mento: ovale; occhi: castani; colorito: bruno; dentatura: sana; professione: barbiere; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 1a categoria, classe 1896 distretto di Vicenza il 21 settembre 1915 Chiamato alle armi il 28 novembre 1915 nel 2° Reggimento Fanteria Brigata “Re” Assegnato al 39° Reggimento Fanteria Brigata “Bologna”

Caduto: all’età d’anni 21, il 28 marzo 1918, in prigionia a Stendal per malattia

Decorazioni al Valor Militare personali:

Concessa alla memoria la medaglia commemorativa guerra Italo/Austriaca 1915-1918

Concessa alla memoria la medaglia inter-alleata della Vittoria

Concessa alla memoria la medaglia a ricordo Unità d’Italia

Luogo sepoltura definitivo: cimitero italiano di Bligny (Francia), riquadro 5, la 2 tomba 23

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 460, con il nome Martini Luigi

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord, con il nome Martini Luigi

Note: con il nome Martini Luigi è presente nel monumento ai caduti di Mottinello; con le iniziali M.L. è presente nella lapide a ricordo dell’Assedio Economico

            Meneghin Luigi di Luigi e Battagin Giuditta, nato a San Zenone degli Ezzelini il 29 maggio 1887

Matricola: 18120; trasferito a Rossano Veneto il: 28 febbraio 1912; stato civile: celibe; statura: 1,515; torace: 0,87; capelli: neri ondati; occhi: castani; colorito: roseo; dentatura: sana; professione: contadino; sa leggere e scrivere: sì

Arruolamento, servizi, promozioni ed altre variazioni matricolari:

Soldato di leva di 3a categoria, classe 1887 distretto di Treviso il 2 aprile 1907

Chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra il 14 novembre 1915 nel 7° Reggimento Alpini Battaglione “Feltre”

Assegnato all’8° Reggimento Alpini Battaglione “Monte Matajur” il 20 giugno 1916 Prigioniero di guerra il 1 gennaio 1918

Caduto: all’età d’anni 30, il 28 febbraio 1918, in prigionia per malattia a Šamorín (Slovacchia – all’epoca Somorja, Ungheria)

Luogo sepoltura provvisorio: Cimitero cattolico romano di Somorja

Luogo sepoltura definitivo: quadrante italiano del cimitero cittadino di Šamorín (tomba 1126)

Albo d’Oro: Veneto I (TV-VE-VI ) Volume XXVI, pagina 479

Monumento ai caduti di Rossano Veneto: lato nord

 

Autore: storiadentrolamemoria

Insegnante, ricercatore d'archivio, da oltre 30 anni impegnato nella pubblicazione di volumi e saggi inerenti storie di paesi, fenomeni, persone e cognomi. Collaboratore di quanti intendono scambiare dati e informazioni sulla storia del Veneto e oltre.

Lascia un commento